Introduzione

Il Commercio Elettronico si presenta principalmente attraverso due modalità di interazioni a seconda che il destinatario dell'offerta sia un'altra azienda (Business-to-Business, B2B) o il consumatore finale (Business-to-Consumer, B2C).
Se il B2C è la forma di eCommerce più conosciuta e indica sostanzialmente la fornitura di beni e servizi direttamente all'utente finale, il Commercio Elettronico Business-to-Business comprende le transazioni che vedono coinvolte come controparti due o più aziende: esso indica tutte quelle iniziative tese a integrare l'attività commerciale di un'azienda con quella dei propri clienti o dei propri fornitori.
L'informazione è l'entità centrale di questo approccio e deve muoversi parallelamente al flusso logistico e in entrambe le direzioni. ''E' proprio la movimentazione delle informazioni a rivelarsi spesso il punto critico nella fornitura di un servizio di alta qualità: è stato infatti calcolato che la quantità di documentazione richiesta per spostare delle merci da una parte all'altra del globo richiede frequentemente tempi più lunghi della stessa movimentazione fisica. Da questo punto di vista, Internet può far conseguire alle aziende grandi vantaggi, rendendo possibile la trasmissione di informazioni, dati e documenti in tempo reale'' [Pianola 2000, Tripodi 2001, Meneghel 2004].

Il commercio B2B attuale poggia sull'esperienza ventennale avuta con EDI (Electronic Data Interchange), che è ben lontano dall'essere accantonato dai grandi attori del commercio elettronico Business-toBusiness. Le inefficienze di EDI sono comunque diventate i punti di forza dei nuovi standard B2B, volti all'automatizzazione ed all'integrazione dei processi e basati esclusivamente sull'utilizzo di Internet.
Le differenze tra le due tipologie di eCommerce (B2C, B2B) si traducono sia in interazioni tra gli attori economici diametralmente opposte che in strategie di vendita profondamente diverse. Nel primo caso si trovano a confronto due prassi commerciali completamente distinte.

  1. B2C, basato sulla relazione con il cliente, privilegia l'aspetto di front-end del business, realizzando interazioni spontanee con il cliente, poco formalizzate e non strutturate. Il cliente finale non necessita l'uso di standard in quanto egli è l'anello finale della catena di vita del bene e l'unica sua preoccupazione è consumare quanto acquistato.
  2. B2B, invece, privilegia l'aspetto del back-end: si concentra infatti sulle interazioni, strutturate e spesso standardizzate, tra gli attori economici e sull'integrazione dei loro sistemi informativi. La spontaneità delle relazioni con il cliente finale, tipica del B2C, è sostituita dalla formalizzazione delle relazioni tra le parti economiche coinvolte, o piuttosto tra i loro Sistemi Informativi Aziendali. Non essendo più coinvolto il consumatore finale, si trovano ad interagire tra loro delle entità che devono pianificare tutta una serie di operazioni per realizzare in maniera soddisfacente il loro business, necessitano quindi di formalizzazioni.
Nel secondo caso B2B e B2C si differenziano per i prezzi applicati e la loro distribuzione, per la politica degli sconti, per i volumi di acquisto consentiti e, spesso, per i prodotti offerti.

 


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